Non chiedermi mai perché – la recensione

Non chiedermi mai perché è il quarto romanzo della scrittrice torinese Lucrezia Scali, edito nel 2018 dalla Newton Compton Editori.
Il 28 novembre prossimo è prevista l’uscita del nuovo romanzo di Lucrezia Scali, “
Ci vediamo presto“, edito da Newton Compton Editori.

Attualmente Lucrezia Scali ha pubblicato:

Trama

È la vigilia di Natale e Ottavia si gode uno dei periodi dell’anno che preferisce. Anche suo figlio è al settimo cielo: col nasino all’insù osserva i fiocchi di neve che imbiancano i tetti delle case. I biscotti allo zenzero sono ancora caldi, riempiono del loro profumo l’auto carica di regali, una musica allegra accompagna Ottavia, Mattia e Stefano mentre si mettono in viaggio verso la casa dei nonni. Quasi abbagliati dalla felicità, si accorgono troppo tardi della macchina davanti a loro. Ottavia si sveglia in un letto d’ospedale e capisce subito che qualcosa è cambiato: lo vede negli occhi e nella voce della madre, negli sguardi dei medici. Fuori continua a nevicare, come se la soffice coltre bianca volesse coprire ogni cosa, ma il ricordo di Mattia e Stefano è e sarà troppo vivo per potere essere dimenticato. È possibile trovare il modo per non annegare nel dolore? Si può trovare la forza, dopo aver toccato il fondo, per riscrivere il proprio destino?

Recensione ★★★★★ (5/5)

Il coraggio è dei leoni, ma noi siamo esseri umani e non è un male chiedere aiuto.

Non chiedermi mai perché è un romanzo che ti resta attaccato addosso. Ti rimane sotto pelle, nel cuore. Come una carezza, come un livido.
Inizia con la morte e finisce con la vita.
Inizia con una lotta alla sopravvivenza e finisce con un respiro tirato dopo una vita di salite.
Ottavia è vera, corposa, la possiamo toccare, la possiamo percepire con ogni senso possibile. Percepiamo il suo dolore, la sua incredulità, il suo bisogno di arrendersi. Sentiamo la sua voglia di ricominciare, ascoltiamo il sospiro di sollievo che tira a quasi un anno dalla morte di suo marito e suo figlio.
Percepiamo Ottavia in ogni sua sfumatura, in ogni fibra del suo essere.
La magistrale scrittura di Lucrezia riesce, in ogni capitolo, a farci sorridere e piangere. Un montaggio di situazioni di vita reale che permette a noi lettori di percepire i profumi e i colori delle righe che leggiamo. Lucrezia è eccelsa in questo, mescolando magistralmente i flashback della vita di Ottavia, quella antecedente l’incidente, con il suo presente. Credo sia proprio questo che ha giocato a favore della perfetta riuscita di questo romanzo: il saper amalgamare egregiamente il passato e il presente, creando tra loro dei collegamenti che toccano le corde dell’anima del lettore, che ne resta folgorato.
Ho provato strette allo stomaco, immedesimandomi molto in Ottavia, in quello che era costretta a vivere e questa è sicuramente una carta vincente che Lucrezia ha saputo ben utilizzare.
E poi la rinascita, la voglia, volente o nolente, di ricominciare, inaspettatamente, riuscendoci.
Il finale è il giusto epilogo che vogliamo per Ottavia, quello che sogniamo per questa piccola creatura fragile.

Non posso raccontarti ogni dettaglio di come sarà la tua vita, perché tu correresti subito ai ripari e cancelleresti ogni errore, ogni sofferenza, ogni dolore, pur di sistemarla. Il fatto è che, se lo farai, non ti innamorerai mai della vita vera. Quella che è stata disegnata per te.

È il primo romanzo di Lucrezia che leggo, ed è stata una scoperta meravigliosa, crudele e morbida. Non vedo l’ora che esca il suo prossimo romanzo, previsto per il 28 novembre prossimo!

 


Recensione di NiMa per Chicklit Italia.

Articolo creato 17

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Inizia a scrivere il termine ricerca qua sopra e premi invio per iniziare la ricerca. Premi ESC per annullare.

Torna in alto