Apnea – la recensione

 “Apnea” è il 6° romanzo pubblicato in self della scrittrice italiana Sara P. Grey, uscito in cartaceo e digitale il 6 novembre scorso.

I romanzi attualmente pubblicati da Sara P. Grey sono:

  • Ritorno a casa (solo e-book, prezzo Amazon € 0,99, 204 pagine, libro #1 della serie Back Home/Ritorno a casa)
  • Riportami a casa (solo e-book, prezzo Amazon € 0,99, 162 pagine, libro #2 della serie Back Home/Ritorno a casa)
  • Sei tu la mia casa (solo e-book, prezzo Amazon € 1,99, 186 pagine, libro #3 della serie Back Home/Ritorno a casa)
  • Ti ho odiato al primo sguardo (2018, prezzo Amazon € 6,99, 185 pagine, libro #1 della serie Gotta love the Seal)
  • Quello che si fa per amore (2018, prezzo Amazon € 9,99, 313 pagine) Trovate la nostra recensione QUI
  • Apnea (2018, prezzo Amazon € 9,99, 261 pagine)

Trama

“Chi può dire se, di due puzzle dai pezzi danneggiati, non possa alla fine uscirne uno, meravigliosamente nuovo e inaspettato?”
Cassandra è una fisioterapista, ha problemi a relazionarsi con le persone e ha subìto un brutto incidente quando aveva soli 12 anni. Ethan invece l’incidente l’ha avuto da poco e gli è costato la carriera da nuotatore professionista. Lei introversa, lui anche fin troppo estroverso. Quando Cassandra diventa la fisioterapista di Ethan, sembra che questi due pezzi di puzzle proprio non possano coincidere, eppure…

[Avviso dell’autrice: “Apnea” è un romanzo autoconclusivo di quelli puliti. Niente scene o linguaggio esplicito, solo buoni sentimenti e qualche peripezia prima del lieto fine…]

Recensione ★★★✰☆ (3,5/5)

– Non mi convincerai a farlo, comunque.
– Cosa?
– Trattenere il fiato per te

Premetto che l’autrice mi ha mandato in anteprima il suo romanzo, perché sapeva quanto mi era piaciuto il precedente da lei pubblicato, “Quello che si fa per amore”; per me è stato un grandissimo onore, anche perché, oltre che una brava e piacevole scrittrice, Sara è anche una persona meravigliosa dai sentimenti molto nobili.
In questo romanzo i due protagonisti, Cassandra ed Ethan, mi hanno dato l’impressione di essere velati, aperti a tante interpretazioni del lettore. Ho percepito un Ethan spavaldo, incurante delle conseguenze delle sue azioni, tra cui la principale: guidare in stato di ebbrezza e rovinarsi completamente la carriera da nuotatore professionista, ma con la speranza di farsi “riaggiustare” da Cassandra.. Ho percepito Cassandra come una ragazza che mai nella sua vita si è lasciata andare e che ogni cosa bella la visualizza come vana, fugace, sempre in attesa di una dipartita e che prende le dovute distanze da persone come Ethan. Questo mix inizialmente mi disturbava parecchio, ma forse perché le paure di Cassandra sono un po’ anche le mie e trovarle scritte mi hanno messa di fronte a una realtà scomoda.

Chiudere gli occhi e lasciarsi andare la terrorizzava quanto mettere la testa sott’acqua e trattenere il fiato senza sapere se sarebbe stata in grado di riemergere e respirare di nuovo. Era un atto di fede e non sapeva se sarebbe mai stata in grado di commettere.

Io ho la fobia dell’acqua e le continue metafore inerenti a questa mi hanno dato una sensazione di oppressione, che inconsciamente ho trasferito al personaggio di Cassandra. Nel momento in cui lei decide di lasciarsi andare con Ethan ho ricominciato a respirare normalmente. Poi per Cassandra crolla tutto di nuovo, o almeno così lei pensa, ma a quel punto mi sono sentita ancorata alla boa, stavolta consolata da Ethan e dalla sua voglia di far funzionare il loro rapporto. Sono passata dall’apnea al sollievo: il percorso è stato difficile, ma alla fine sicuramente gratificante.
Ho apprezzato la scrittura e ho ritrovato un po’ dell’autrice che avevo amato nel romanzo precedente, non del tutto però. Penso che Sara abbia tenuto molto conto delle critiche, probabilmente non costruttive, che ha ricevuto per “Quello che si fa per amore”, decidendo di “accontentare” in qualche modo il lettore medio che si aspettava qualcosa da lei, a discapito di quella freschezza ed originalità che tanto avevo apprezzato.
L’autrice ha ancora tanto da dire e sono convinta che il prossimo romanzo racchiuderà ancora un pezzo di lei, che noi lettori avremo la fortuna di poter decifrare.
Un esempio?

“Primo: non c’è sensazione più bella di passare la giornata in pigiama e te lo dice uno che ci ha trascorso mesi. E secondo: il pigiama più comodo di tutti non è quello sformato, ma quello che ha preso le tue forma, capisci? Non andrà mai bene a nessun altro, è solo tuo”.

Non posso fare a meno di consigliare il romanzo, proprio perché ha scatenato in me queste sensazioni forti e contrastanti, stimolandomi con domande a cui trovare risposte e tante riflessioni.

 

Recensione di NiMa per ChickLit Italia


Questo romanzo ci è stato inviato dall’autrice che ringraziamo!

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