Prima regola: non innamorarsi – Review Party

Prima regola: non innamorarsi è l’ultimo romanzo della scrittrice Felicia Kingsley , pubblicato dalla Newton Compton Editori.
Questo articolo fa parte del review party organizzato per l’uscita del romanzo!

Attualmente Felicia Kingsley ha pubblicato:

Trama

A soli trentadue anni, l’affascinante Nick Montecristo ha già vissuto varie vite: ricercatore universitario, falsario, gestore di una bisca clandestina e, oggi, ladro per conto terzi nel mercato nero dell’arte. La sua fama lo precede: è chiamato ” Il Chirurgo”, perché è preciso, puntuale, un abile osservatore e i suoi lavori sono sempre perfetti. Contattato da Lord Cavendish, uno dei più famosi collezionisti d’arte al mondo , per recuperare un diario misterioso risalente al ‘700, è determinato a mettere a segno un altro colpo magistrale. Ma questa volta Nick non sarà solo. Al suo fianco ci sarà Sylvie Coreau, una truffatrice figlia d’arte, in grado di parlare ben nove lingue; conosciuta nel giro come ” La Gazza Ladra” per la sua mano veloce e i colpi lampo. Peccato che né lei né Nick abbiamo intenzione di collaborare. Riusciranno a non pestarsi i piedi e mantenere un rapporto professionale, nonostante l’attrazione tra loro inizi a farsi irresistibile?

Recensione

E per l’ennesima volta mi ripeto: Felicia Kingsley non delude mai.
Prima regola: non innamorarsi è stata una piacevolissima sorpresa, soprattuto per la storia che ci racconta. Questa volta il progetto è quantomeno ambizioso: allontanarsi (per lo spazio di un romanzo) dal genere Chick-Lit e immergersi in un Romance Mistery senza esclusione di colpi. Una scelta coraggiosa e, a mio avviso, assolutamente azzeccata. Perché abbiamo imparato ad associare la Kingsley al Chick-Lit italiano di alta qualità ma, con questo romanzo, si dimostra più che mai capace di spaziare anche su altri generi, originali e sorprendenti.

Intendiamoci: al centro della trama c’è una bellissima storia d’amore, e i toni sono divertenti ed emozionanti, quindi la sua firma si riconosce bene. Ma questo romanzo è anche un cross over tra Il codice da Vinci, Mission Impossible e Ocean’s Elevencon una nota avventurosa alla Indiana Jones e una sentore di Jackie Brown, senza contare una chiara citazione alla più recente Casa di Carta.

A me è piaciuto da morire.

Ma veniamo alla storia: Sylvie è una poliglotta maga del furto improvvisato, figlia d’arte di una donna detestabile e arrivista, che pensa sempre e solo ai soldi. Nick è un ladro sofisticato, analitico, gelido (un chirurgo, appunto), asociale e arrogante. Il loro primo incontro non è dei più felici: tra contrasti e scaramucce, i due si dichiarano guerra fin dai primi dialoghi, salvo poi scoprire di essere stati scelti per collaborare alla messa in scena di uno dei colpi più audaci del secolo.

 

«Sei un imprevisto e io detesto gli imprevisti».
«E tu sei uno che programma tutto, vero?»
«In ogni dettaglio».
«Che noia», sbuffa.

 

Convinti entrambi di trovare il modo fregare l’altro, decidono di accettare l’ingaggio e partono alla volta di una missione impossibile che toccherà tre meravigliose città europee: Londra, Venezia e Vienna. I due, oltre a essere ladri famosi e blasonati, conosciuti in tutto il mondo, sono anche bellissimi. Ecco il motivo della stipula della prima regola condivisa che si impongono: qualsiasi cosa succeda, non dovranno innamorarsi. Le avventure rocambolesche, gli intrighi, le truffe, le minacce, i colpi di pistola, gli avvelenamenti e le situazioni più pericolose in cui si ritroveranno non saranno mai difficili quanto riuscire a seguire questa prima, semplice, maledetta regola.

 

Un uomo bello è una cosa, un uomo bello che sa usare i congiuntivi è un’arma di seduzione di massa.

 

L’autrice ci regala un romanzo che è un meraviglioso mix di ritmo, passione, mistero e cultura, magistralmente shakerato con una buona dose di storia dell’arte italiana del ‘700. L’autrice stavolta si è superata per la fase di studio e documentazione che trasuda dalle pagine di questo romanzo: spesso non pensiamo a quanto tempo serva per reperire le informazioni necessarie alla stesura di un libro (ebbene sì, anche di un romanzo rosa!) ma in questo caso questo aspetto è lampante. La Kingsley ci fa muovere tra i vicoli veneziani grazie a descrizioni talmente vivide da ricordare il linguaggio cinematografico, ci sentiamo coinvolti nella ricerca delle soluzioni ai rompicapi che sono alla base di questa rocambolesca e sexy missione a delinquere, ci mette a parte di particolari storici che difficilmente avremmo scoperto se non leggendo questo romanzo.

Cosa aggiungere? Mi sembra ovvio che non potete farvelo sfuggire.
E se siete come me, mettete in conto un paio d’ore dopo i ringraziamenti per andare a curiosare tra le vite degli artisti citati, perché un altro dei pregi preziosi di Prima regola: non innamorarsi è che, una volta finito, avrete imparato qualcosa di nuovo, e sarete curiose di approfondire!

 


Questo romanzo ci è stato inviato dalla casa editrice Newton Compton Editori che ringraziamo!

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2 commenti su “Prima regola: non innamorarsi – Review Party

  1. Sto seriamente prendendo in considerazione l’idea di chiedere un largo anticipo sullo stipendio, perchè devo recuperare i due ultimi libri della Kingsley… per ora ho letto gli estratti di entrambi ma direi che il buongiorno si vede dal mattino.

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