Scommetto che mi ami – la recensione

Scommetto che mi ami è l’ultimo romanzo pubblicato in self publishing dall’autrice Francesca V. Capone. Nato come spin off di Chocolat Blanc, questo romanzo è comunque autoconclusivo.

Francesca V. Capone, ad oggi, ha pubblicato i seguenti romanzi:

Trama

Dante Cherubini è un archeologo di trentadue anni. Trascorre la maggior parte del tempo in giro per il mondo, tra uno scavo e l’altro. Per di più, tutte le donne cadono ai suoi piedi. Una vita da sogno in cui però ogni ragazza frequentata lo ha puntualmente mollato per il suo carattere definito “appiccicoso”. Ora si prospetta una nuova avventura: la possibilità di una grossa spedizione archeologica in Cina. Il problema? Mancanza di fondi. Dante otterrà il denaro solo e soltanto se vincerà una “semplice” scommessa: non può fare sesso per trenta giorni! Come se non bastasse, una modella sensuale e bellissima avrà il compito di mettergli i bastoni tra le ruote. E come se ancora non bastasse… Alex Turner, un’infermiera determinata e dagli occhi magnetici, dovrà prendersi cura di lui dopo un incidente causato da Giulio, l’assistente imbranato. Per Dante il percorso sarà tutto in salita. I sentimenti inspiegabili e il piano ordito da una vecchia contessa annoiata saranno i gradini che lo condurranno alla meta finale: l’amore, quello vero stavolta.

Recensione

Vi spoilero una cosa su questa recensione: Scommetto che mi ami mi è piaciuto molto. Ho riflettuto molto su come categorizzarlo, non lo definirei completamente un Chick Lit. Direi più 40% Chick Lit / 40% Lad Lit / 20% mistery. E questo, se vogliamo, me lo ha fatto piacere ancora di più.

La parte Lad Lit (che di fatto è la versione maschile del Chick Lit) è resa grazie alla creazione del personaggio di Dante, che trovo assolutamente azzeccato e originale. Tombeur de femmes, bellissimo ragazzo, messo bene a soldi e carriera ma con un grande difetto: innamorarsi troppo e subito delle donne che frequenta, che invece lo scelgono per tutt’altri egoistici fini. Ed è proprio questo flaw che lo rende il protagonista perfetto di un Lad Lit: un uomo capace e intelligente che deve fare i conti con il contrasto tra sentimenti e obiettivi, incastonati in una vita mai troppo semplice.

Non come Dante. Da quando è entrato nella mia vita è stato un problema continuo e incessante come… le termiti! Sì, Dante Cherubini è una termite che sta scavando un tunnel dentro di me.

 

Dall’altra parte c’è la quota Chick Lit, ovvero la nostra Alex, infermiera bellissima e appassionata del suo lavoro ma anche molto sfortunata in amore e dal punto di vista finanziario: per sostenere i genitori dopo un brutto debito insoluto, ha dovuto rinunciare ai suoi sogni e scendere a patti con coscienza e dignità.

Alex ha il potere di svuotarmi la mente e riempirmi il cuore.

 

Il tocco mistery, infine, è affidato alla figura alquanto bizzarra della Contessa Fitzroy, ottantacinquenne sveglia e ricchissima, dotata di nipotame (cit. Zio Paperone) inetto e arrivista. È proprio per questo che deciderà di sfidare i nipoti con una scommessa che vedrà come protagonisti i nostri Dante e Alex.

[…] le voglio svelare un piccolo segreto: questo gioco è nato per responsabilizzare i miei nipoti. Hanno sempre chiesto soldi come se io li stampassi in cantina. Per una volta ho voluto mettere un limite all’errore che ha fatto mio figlio viziandoli dopo la morte della moglie.

 

Il rapporto tra i protagonisti, due provocatori con caratteri forti e maturati dalle difficoltà della vita, risulta scoppiettante e intrigante fin da subito. Giocano e scherzano, schivano frecciatine e sguazzano in provocanti sottintesi, trincerandosi dietro la convinzione che tra loro non accadrà niente, visto che la scommessa vieta categoricamente ogni rapporto sessuale. Ma la tensione sessuale è palpabile, ed è questo il punto forte del romanzo: il vorrei ma non posso. I dialoghi sono brillanti e ben strutturati, divertenti e originali. I personaggi di secondo piano sono altrettanto ben costruiti e funzionali, anzi: avrei voluto conoscerli ancora di più, soprattutto il fratello di Alex che ho trovato a tratti geniale.

L’unica pecca, a mio avviso, sta nell’incipit: l’idea iniziale che rappresenta la scintilla del motore della storia appoggia su motivazioni poco plausibili. Mi è sfuggita la logica di alcune scelte della contessa che ho trovato singolari e non troppo consistenti, ma a parte questo la trama si sviluppa con un equilibrio sorprendente, rendendoci partecipi e tifosi di questa coppia strampalata e adorabile. 

 

Le parole non sono necessarie, non più.
La bacio e ogni cosa torna al posto giusto.

 

Consiglio Scommetto che mi ami a chi abbia voglia di immergersi fino al collo in una storia romantica e divertente, di sgarbugliare la matassa di una storia che si intuisce ma non si comprende del tutto fino alla fine.

 


Questa collaborazione è stata realizzata grazie al contributo dell’autrice, che ringraziamo.

 

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