GDPR e blog: mai una gioia!

Mai avrei pensato che il mio primo post su #chicklitalia potesse avere un contenuto quasi totalmente tecnologico…
ma nessuno può mettere la mia anima geek in un angolo!

Non tutti sanno che il 25 maggio 2018 (quindi tipo DOMANI) entreranno in vigore le nuove norme previste dalla comunità europea in materia di GDPR (General Data Protection Regulation) che in soldoni vuol dire che cambiano le leggi sulla privacy e che questo influirà in maniera massiccia su chi, come noi, gestisce blog online.
Non sapete la gioia di apprendere una notizia così catastrofica esattamente il giorno del kick-off del mio blog…

Non ci resta che tirarci su le maniche e affrontare la questione di punta! Considerate però che la questione è in continuo divenire quindi probabilmente tra qualche mese le cose cambieranno o saranno chiarite da chi di dovere!

 

Prima di partire

Se avete un sito di pura consultazione, privo di strumenti di analisi degli accessi (come Google Analytics), di form da compilare e nel quale non è possibile lasciare commenti o condividere i contenuti sui social network: non serve che leggiate oltre, SIETE SALVI! 

Cosa cambia (più o meno)?

  1. Se fino a oggi l’unico obbligo era inserire all’interno dei siti internet un banner informativo sull’utilizzo dei cookie (che non sono biscotti ma file di informazioni che i siti web memorizzano sul computer dell’utente durante la navigazione allo scopo di identificare chi lo ha già visitato in precedenza), adesso per legge i cookie devono essere inizialmente disabilitati ed abilitati solo dietro diretto consenso dell’utente. Tale autorizzazione deve essere registrata e messa a disposizione del garante della privacy nel caso la richiedesse.
  2. Qualsiasi dato personale registrato dal nostro sito deve poter essere estrapolato, reso disponibile, modificato e in caso cancellato nella sua interezza nel caso in cui venga richiesto dall’utente stesso.
  3. Anche i dati raccolti tramite form, Google Analytics, commenti (quindi non solo quelli raccolti automaticamente dai cookie) devono essere trattati come dati sensibili.
  4. Deve esserci una sezione ben visibile (meglio se intitolata “Privacy Policy“) nel quale spiegate come gestite i dati raccolti dagli utenti, come li proteggete, come li conservate e cosa ne fate.
  5. Una buona notizia: la cookie policy non cambia, quindi se ne utilizzavate una corretta potete lasciarla tale e quale!

Per chi utilizza WordPress: aggiornate all’ultima versione (4.9.6 come minimo)

  1. Spunterà una sezione “Privacy” all’interno delle “impostazioni” che fornirà un template utilissimo per realizzare la sezione “Privacy Policy”.
  2. Verrà aggiunto uno strumento ottimo per l’esportazione e la cancellazione dei dati personali che si raggiungerà dalla sezione “Strumenti”.
  3. I form per rilasciare commenti avranno di default la famosa “spunta di consenso” prevista dalla nuova normativa.
  4. Per il resto esistono dei plug-in (la maggior parte a pagamento) che possono gestire alcuni degli aspetti più cruciali ma sembra che ancora non riescano ad occuparsene in modo esaustivo 🙁
Questa è una panoramica di base, per agire concretamente vi consiglio vivamente di leggere questa guida di flavioweb.net dove spiega cosa fare per correre ai ripari in maniera gratuita: ho modificato questo blog proprio seguendola passo passo!

La prossima settimana posterò un articolo simile sull’effetto della nuova normativa sull’invio delle newsletter.
#STAYTUNED

 

 

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5 commenti su “GDPR e blog: mai una gioia!

  1. Quindi, se io ho un blog morente, nel senso che non lo aggiorno più da anni, ma i commenti sono ancora aperti, devo aggiornare le impostazioni o lo fa la piattaforma per me? Lo posso lasciare lì a giacere?

    1. Ciao Arianna, se hai un blog morente senza attività ti consiglio di renderlo “privato” in modo che non ci si possa accedere ma con la possibilità, in un futuro, di riattivarlo.
      Il problema di tenerlo attivo è che deve rispettare le stesse regole di quelli vivi e in buona salute: se è stato realizzato con il CMS WordPress e non utilizzi nessuno degli strumenti che aggiungono cookie (vedi articolo) allora basta che aggiorni WordPress all’ultima versione e i commenti li gestisce da solo. Ma devi comunque aggiungere la Privacy Policy.

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